




CHIROPRATICA E SPORT
La funzionalità del corpo umano è gestita dal sistema nervoso centrale che trova sede oltre che nella scatola cranica anche all’interno della colonna vertebrale; la parte cerebrale di questo sistema è ben protetta dalle ossa del cranio, mentre la parte midollare, da cui prendono origine le radici dei nervi spinali, è ospitata da una catena perfettamente articolata costituita da 24 vertebre libere (cervicali, dorsali e lombari), dall’osso sacro (fusione di 5 segmenti) e dal coccige (che ne è la parte terminale). Il corretto e ottimale funzionamento del sistema nervoso (la cui complessità è degna del più perfetto circuito elettrico) è anche condizionato dalla funzionalità della colonna vertebrale: è sufficiente un blocco articolare in qualsiasi livello di questo circuito a compromettere la comunicazione elettrica tra il sistema nervoso centrale e l’organo bersaglio, che sia questo pelle, muscoli, organi interni…
È ben inteso che per ben funzionare il corpo umano deve essere equilibrato sotto diversi aspetti, tra cui quello emotivo e quello alimentare, oltre che quello fisico.
Il dottore chiropratico interviene direttamente per garantire l’equilibrio fisico dell’atleta, preoccupandosi di ridurre ed eliminare ogni interferenza a livello articolare, principalmente sulla colonna vertebrale, con un trattamento, “aggiustamento”, specifico e mirato: è empiricamente provato che migliorando la mobilità articolare, si migliora altresì la comunicazione nervosa, per cui un gruppo muscolare che a causa di un blocco vertebrale (sublussazione) prima riceveva un certo stimolo nervoso in seguito all’aggiustamento incrementerà tale impulso. Immaginiamo di posare un piede su un tubo di gomma dell’acqua: in uscita il getto dell’acqua potrà essere nullo o rallentato; togliendo il piede, e cioè intervenendo con precisione sulla zona compromessa, non necessariamente dolorante, si ristabilirà il flusso ripristinandone la funzionalità: “aggiustando” l’articolazione compromessa, si libererà la connessione nervosa responsabile nello specifico del funzionamento dell’organo carente migliorandone l’attività . Essendo la colonna vertebrale una catena di numerosi segmenti è logico immaginare che un blocco in qualsiasi zona della suddetta catena ne modifica la mobilità in generale, riducendo le potenzialità di movimento e di forza: l’atleta sottopone la propria struttura scheletrica ad un’ampia gamma di movimenti, piccoli traumi e sforzi, spesso ripetuti, che possono essere il salto in appoggio sulla stessa leva, il colpo di testa nel pallone, la battuta o la schiacciata in pallavolo come nel tennis con l’arto dominante, le cadute, i salti ripetuti e ammortizzati dalla colonna vertebrale, le torsioni nel nuoto, nel golf e via discorrendo. Tutte queste azioni hanno necessariamente un’influenza e un impatto su muscoli, tendini, articolazioni. Chi realizzerà meglio un calcio di punizione, una corsa, un salto in lungo? un atleta con articolazioni mobili o un atleta con blocchi articolari per quanto asintomatici? Per garantire un prolungato ed efficiente utilizzo delle articolazioni sarebbe bene quindi effettuarne periodicamente un tagliando di manutenzione, oltre che per garantire il massimo delle prestazioni ad evitare il logorio precoce di una macchina perfetta, il corpo umano: d’altronde per il corretto funzionamento di un’automobile non si aspetta di fondere il motore o consumare le gomme e le pastiglie dei freni per fare la revisione…
Oltre che coadiuvante nell’incremento delle prestazioni fisiche, la chiropratica è utile alla prevenzione, il rallentamento, il ritardo dell’usura del corpo umano.
Inoltre in presenza di infortunio la complementarietà delle cure chiropratiche a quelle mediche specifiche risulta di ottimo beneficio al fine di recuperare più velocemente e in maniera equilibrata ed efficiente lo stato di salute dell’infortunato oltre che a prevenirne le recidive.